Avvocati, nuove norme sulla redazione dell’atto processuale: dovrà essere sintetico e chiaro. Dal 2017 quindi per gli avvocati diventerà obbligatorio redigere un atto processuale che sia allo stesso tempo sintetico e chiaroe non solo per farsi apprezzare dal giudice ma soprattutto perché lo impone la legge.

Atto processuale cambiato sia nel giudizio civile che penale

È quanto si sa da anticipazioni di un decreto ministeriale che dovrebbe arrivare da Via Arenula (ministero della Giustizia) e che cambierà alcune regole della redazione degli atti processuali, sia nel giudizio civile che penale. La prima norma è che esso dovrà essere chiaro e sintetico: sarà questa, infatti, la linea conduttrice del decreto che sarà emanato dal ministro Orlando. In realtà di questo decreto si parlava in ambienti giudiziari da più di un anno, ma solo ora i tempi sembrano maturi per l’attuazione.

Sintesi e chiarezza le norme da rispettare

Essere sintetici sarà dunque la prima norma da rispettare se si vuole raggiungere l’obiettivo della chiarezza. È noto infatti che la prolissità nella redazione degli atti allunga notevolmente il processo, sforandone i tempi. Questo varrà non solo per gli avvocati, ma anche per la redazione degli atti da parte dei giudici. Già da diversi mesi è al lavoro una commissione che sta dibattendo proprio su questi argomenti, lavoro che darà i suoi frutti tra qualche giorno, all’inizio del nuovo anno, con il decreto ministeriale nuovo di zecca.

Novità anche per gli esami di avvocato e per l’insegnamento universitario

Si sa, comunque, che sinteticità e chiarezza saranno anche le linee guida per i futuri esami di Stato per avvocati e per l’insegnamento universitario, in cui sarà rivista anche la fruizione del linguaggio giuridico. Tutti i dettagli saranno noti, però, con l’emanazione e l’uscita del decreto ministeriale. Per ulteriori info si consiglia di consultare il sito web del ministero della Giustizia, qui.