Notizie e aggiornamenti dal mondo della Mediazione

Mediazione e diffamazione a mezzo stampa: l’intervista all’ex Presidente dell’ordine dei Giornalisti Sicilia Riccardo Arena

Mediazione e diffamazione a mezzo stampa. Già tante le adesioni da parte di professionisti della mediazione, avvocati e giornalisti, che si ritroveranno giovedì prossimo presso l’Aula Magna della Corte di Appello di Palermo per un evento dall’alto valore formativo, grazie alla specificità dei temi trattati. Tra i relatori del convegno, coordinato dal responsabile della sede Concilia Lex di Palermo di Piazza Vittorio Emanuele Orlando 6, dott. Pierangelo Bonanno, ci sarà anche il dott. Riccardo Arena, già presidente dell’OdG Sicilia ed attuale consigliere dell’ordine.

Intervistato dal nostro ufficio stampa, il dottor Arena ha anticipato i temi del suo intervento ed approfondito il tema della relazione tra mediazione e diffamazione a mezzo stampa.

Parlo da giornalista e da cronista impegnato in prima linea nel reperimento delle notizie. Il mio sarà un intervento di campo, nel quale spiegherò qual è l’approccio migliore che un professionista della comunicazione deve adottare nei confronti di querela o diffamazione. Il contributo della mediazione? E’ importante. Soprattutto se si lavora ad una ricomposizione della vicenda e non ci si ferma alla mera richiesta di somme esorbitanti al giornalista chiamato a comparire”.

Ascolta il podcast con l’intervista completa.

L’evento è patrocinato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo. La partecipazione all’iniziativa è gratuita e dà diritto al riconoscimento di 3 CF da parte del COA di Palermo e a 5 crediti da parte dell’Ordine dei Giornalisti Sicilia.

Bisogna ridimensionare gli aspetti di criticità della mediazione

“Il trend di successo della mediazione è evidente, e bisogna dare più impulso all’accelerazione della crescita del tasso di successo, concentrandosi sulla risoluzione dei profili di criticità della mediazione. Prima tra tutte la mancata partecipazione delle parti e la mancata partecipazione personale delle parti alla procedura di mediazione.”

Questa la significativa dichiarazione del Giudice Fabrizio Pasquale alla III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale dello scorso 12 ottobre  che è disponibile in fondo a questa pagina.

Profili di criticità

Si tratta di ridimensionare il numero delle mediazioni che il Magistrato di Vasto definisce “abortite”, morte prima di nascere, perché la parte non si presente. Sottolinea ancora il Giudice Pasquale che il Ministro Bonafede ha ragione quando dice che la mancata partecipazione dell’invito genera frustrazione in chi ha attivato la mediazione.

La soluzione

A suo parere la strada per arginare questo comportamento delle parti è, però, rafforzare strumenti sanzionatori da applicare nei casi in cui le parti hanno boicottato la mediazione. E ciò è già avvenuto con la legge Gelli – Bianco: la modifica riguarderebbe la possibilità affidata al giudice di condannare la parte che non è comparsa in mediazione al pagamento delle spese di lite, anche qualora risultasse vittoriosa nel processo.

Una proposta ardita e probabilmente di non facile attuazione, che, malgrado tutto, è rappresentativa di uno sforzo di valutare in maniera critica i profili problematici della disciplina per darle una definitiva accelerazione.

Ascolta qui l’intervista al Giudice Fabrizio Pasquale 

III Giornata della Mediazione Civile e Commerciale: le parole dell’Avv. Ruben Bianchi, responsabile dell’OdM Maxxi Adr di Livorno

Alla III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale sarà presente anche una delegazione dell’Organismo livornese Maxxi ADR.

Il responsabile, Avv. Ruben Bianchi, già ospite di Concilia Lex alla scorsa edizione dell’iniziativa tenutasi a Firenze esattamente un anno fa, ha parlato ai microfoni del nostro ufficio stampa.

“Col tempo gli avvocati hanno mostrato un sempre maggior attaccamento alla mediazione” il commento dell’Avv. Bianchi sulla sua esperienza di responsabile e mediatore.

Il valore dell’iniziativa della III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, ha speigato ancora l’Avv Bianchi, risiede nello sforzo di sensibilizzazione dei media ai numeri importanti della mediazione. Dunque aspettative significative, per avvicinare le istituzioni, il mondo-impresa , l’avvocatura e la magistratura ad un settore di cui è necessario coglierne e svilupparne al massimo le potenzialità.

“I numeri della mediazione sono in costante crescita e in un trend continuo di crescita. L’istuto sta raggiungendo i suoi successi e i suoi risultati. Bisogna avere la buona volontà di non andare ad incidere negativamente sull’istituto con una operazione di alternatività con altri istituti che non avrebbe modo di essere.”

Ascolta qui l’intervento dell’Avv. Bianchi sulla III Giornata della Mediazione Civile e Commerciale

III Giornata della Mediazione a Roma: l’Avv. Giovanni Giangreco Marotta su mediazione e imprese

Continuano le interviste ai referenti degli Organismi di Mediazione che hanno confermato la propria presenza alla III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, iniziativa compulsata da Concilia Lex che si svolgerà il prossimo venerdì 12 Ottobre a partire dalle 15:00 presso il The Church Palace.

L’Avv Marotta, referente dell’Organismo romano Primavera Forense, ai microfoni di Concilia Lex ha auspicato un potenziamento dello strumento della mediazione come previsione stabilita nelle clausole contrattuali, un campo che potrebbe prevedere ampie possibilità di applicazione e di crescita della mediazione.

Mediazione e imprese: quali sviluppi?

Uno spunto interessante, anche in relazione alla partecipazione alla III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale dell’Avv. Antonio Matonti, Direttore Affari Legali di Confindustria. Un tema attualissimo, quello del rapporto tra imprese e mediazione, ancora più  importante se valutato alla luce degli ultimi dati sulla crescita del Pil nel nostro paese: sicuramente, elemento di attrattiva per gli investitori sarebbe quella di garantire una molto più rapida possibilità di recuperare i crediti e di risolvere le controversie con costi del tutto contenuti. Questo presuppone un’opera di educazione e coinvolgimento delle aziende in modo diretto, che speriamo possa cominciare a breve proprio grazie alle grandi associazioni di imprese.

Ascolta qui l’intervista all’Avv. Giovanni Giangreco Marotta

III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale: Concilia Lex parla ai responsabili degli Organismi

Siamo ormai agli sgoccioli del lungo countdown che ci porterà, il prossimo venerdì 12 Ottobre, alla III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale.

L’iniziativa promossa da Concilia Lex, arrivata alla terza edizione consecutiva, è stata riconosciuta come iniziativa di riferimento a livello nazionale dagli addetti ai lavori; tanti, infatti, tra i partecipanti, saranno i responsabili di Organismi di Mediazione pubblici e privati; molti erano già intervenuti negli scorsi, ed altrettanti si sono aggiunti quest’anno.

Ci rende soddisfatti il fatto che molti Organismi di Mediazione, e non solo romani, abbiano colto positivamente il nostro invito, individuando nella III Giornata il momento nodale per capire, dopo la conclusione del quadriennio di prova e la consecutiva stabilizzazione, quale futuro ci attende.

La Dott.ssa Mirca Zavatta, responsabile dell’Organismo “Conciliamoci” di Rimini, ha parlato ai microfoni di Concilia Lex per raccontare che cosa ne pensa e che cosa si aspetta  dalla III Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale.

Che possa essere un evento positivo e propositivo.

Ascolta qui l’intervista

Riflessioni fiorentine (a freddo) sul convegno del 13 ottobre a Firenze

Riflessioni fiorentine. Sono trascorse due settimane dall’evento formativo – culturale di Firenze e le impressioni e le considerazioni da fare e sul da farsi non sono poche. Il convegno (la II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale) ha lasciato il segno, sia per l’impeccabile organizzazione che per il messaggio, o i messaggi, che ha lasciato che sono tutt’altro che fini a sé stessi ma proiettati verso il futuro.

Questi due aspetti così diversi sono in realtà intimamente connessi per certi versi, poiché solo un coordinamento serio e programmato porta ad annoverare la presenza di autorevoli relatori che sono, a loro volta,  la ricetta per una manifestazione di successo che non ha lasciato nulla all’improvvisazione ed è stata giustamente ripagata non solo dal punto di vista numerico e quindi delle presenze, ma anche dalla qualità dell’indice di gradimento dei, ripetiamo, numerosi partecipanti che gravitano intorno al mondo della mediazione e delle ADR da molti anni ed in maniera seria e professionale.

Riflessioni fiorentine sul portare avanti questa affascinante sfida

Firenze ci ha detto che esiste una volontà di andare avanti in questa affascinante sfida e che questa dichiarazione di intenti è accompagnata da una best practice o modello virtuoso che in terra toscana ha già posto delle solide fondamenta grazie ai “cuori pulsanti” del Progetto Nausica che ha ottenuto risultati talmente positivi che probabilmente nel futuro, nel foro fiorentino, non sentiremo parlare più di enormi quantità di arretrato giudiziario.

Firenze sarà il primo Tribunale in Italia ad avere un “ufficio del processo” che prevede la presenza di esperti in mediazione che coadiuveranno la magistratura nel concordare un programma virtuoso che darà ancora più respiro alla macchina processuale e quindi sarà realtà la tanto attesa efficienza sotto il profilo della tempistica e della qualità del servizio al cittadino. L’augurio è ovviamente quello di un “effetto domino” negli altri Palazzi di Giustizia italiani e che magari l’anno prossimo, in quel di Roma, ci sia una bella testimonianza anche dell’avvocatura che affermi questo necessario e fisiologico cambiamento culturale.

A cura del responsabile scientifico della Concilia Lex S.p.A., avvocato Pietro Elia.

 

Grande successo di Concilia Lex per il convegno di Firenze!

Grande successo di pubblico per la II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, convegno organizzato da Concilia Lex S.p.A., che si è svolto negli spazi del Grand Hotel Baglioni di Firenze venerdì scorso, 13 ottobre. Immersi nell’arte e nella bellissima atmosfera fiorentina, più di 300 persone hanno ascoltato ed interagito su tutti gli aspetti riguardanti la mediazione civile e commerciale, da quelli positivi alle criticità che oggi vengono alla luce su questo istituto. Tutto ciò all’indomani della dichiarazione della strutturalità della mediazione, e diversi mesi dopo le conclusioni della Commissione Alpa in Parlamento. La seconda edizione di questo convegno (la prima si è tenuta lo scorso anno a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare, sempre in ottobre) è stata più focalizzata sul capire dove sta andando la mediazione e quale sarà il suo concreto sviluppo in Italia. Risposta che è stata data in maniera impeccabile dai nove relatori, provenienti dal mondo accademico e della magistratura, dalle imprese alle banche e moderati in maniera sapiente dalla prof.ssa Annalisa Tonarelli dell’Università di Firenze. Ecco in breve una sintesi dei loro interventi (ma nei prossimi giorni pubblicheremo anche le interviste a tutti sul nostro canale Youtube)

La prima a prendere la parola è stata Luigia Grasso, dell’Ufficio Legislativo di Confindustria, che ha introdotto l’argomento della mediazione vista dalle imprese e l’utilità per queste ultime con “La mediazione secondo Confindustria”. La dott.ssa Grasso ha sottolineato, tra le altre cose, come “Confindustria ha condiviso sin da subito la scelta del Legislatore di puntare sulla mediazione per deflazionare il contenzioso civile, sostenendo con decisione tutte le iniziative volte a rafforzarne le potenzialità. La mediazione, infatti, è uno strumento trasversale, idoneo a risolvere qualunque lite che abbia ad oggetto diritti disponibili, comprese quelle relative ai rapporti di diritto privato tra Pubblica Amministrazione (PA) e privati”. Fondamentale, per la Grasso, insistere sulla formazione degli avvocati e ripensare ad attività di sensibilizzazione delle imprese associate.

Successivamente è stata la volta dell’avvocato Francesca Morao, responsabile per il contenzioso NPL di Banca Ifis. “Mediazione e contenzioso bancario: un focus sul recupero giudiziale dei crediti NPL” è stato il tema dibattuto, in cui la Morao ha parlato dei vantaggi forniti dall’istituto della mediazione nella gestione dei crediti deteriorati, nonché sul contegno dei debitori in sede di mediazione, a far data dall’instaurazione della stessa sino alla conclusione del procedimento. Morao ha colto l’occasione per sottolineare quanto ancora le domande di mediazione siano rarissime.

A questo punto si è passati ad ascoltare il punto di vista dei magistrati. Molto seguito ed applaudito è stato l’intervento del cons. Gianluigi Morlini, giudice del Tribunale di Reggio Emilia. Morlini ha affrontato infatti il tema delle <em>“Principali questioni processuali in tema di mediazione”</em>. Molti gli argomenti dibattuti durante questa relazione: dall’obbligo di partecipazione personale o possibilità di delega al difensore alla necessità o meno di mediazione effettiva per ritenere assolta la condizione di procedibilità; dalla natura del termine di quindici giorni concesso dal giudice per promuovere la mediazione e conseguenza dell’eventuale inadempimento fino all’onere di promuovere la mediazione delegata in Appello.

Fin qui la mediazione intesa come strumento e possibilità. Ma qual è il punto di vista sulla mediazione delegata dal Giudice o sulla figura del mediatore, anche riguardo alla sua formazione? A questo proposito hanno fornito spunti davvero interessanti gli interventi successivi, come quello del cons. Maurizio Barbarisi, presidente di sezione della Corte d’Appello di Firenze, e del prof. Mauro Bove, docente di diritto processuale all’Università di Perugia. Il primo si è occupato di delineare  “Il profilo del mediatore in demandata”, sottolineando come la mediazione delegata sussiste oggi tra ritardi pratici di attuazione e difficoltà operative di natura sostanziale e processuale.  Per Barbarisi risulta imprescindibile, anche alla luce dell’esperienza personale della Corte di Appello di Firenze che per prima ha introdotto in Italia questa forma definitoria, la competenza del magistrato, ed il dialogo che occorre che si instauri tra il giudice ed il mediatore, al fine di dare il giusto valore alla mediazione, dialogo che, allo stato delle cose in Italia, manca completamente. Il prof. Bove ha invece parlato della “Mediazione disposta dal giudice d’appello”. Durante la relazione è stato chiarito come il mancato esperimento del tentativo di mediazione disposto dal giudice in grado d’appello determina, non l’improcedibilità della domanda originariamente proposta in primo grado, bensì l’improcedibilità del giudizio d’appello, secondo la stessa logica che va seguita nell’ambito dell’opposizione a decreto ingiuntivo, con la conseguenza che emerge in entrambi i casi una decisione passata in giudicato sulla lite pendente. Per il prof. dell’ateneo perugino, dunque, l’obbligatorietà della mediazione non risolverà mai i problemi della giustizia statale. Bisogna dunque che si esca dalla logica dell’obbligatorietà ex lege e si individui la maggiore criticità nell’inefficienza della Pubblica Amministrazione.

Si è categoricamente opposto a questa visione il dott.Fabrizio Pasquale, Giudice del Tribunale di Vasto, che al convegno ha discusso de “Il principio di effettività nella mediazione demandata”. Pasquale considera infatti l’obbligatorietà un percorso necessario per “arrivare” alle parti. Superato poi il dato acquisito della presenza personale delle parti, fondamentale per rendere effettiva una mediazione demandata, non è da sottovalutare il superamento del primo incontro.

L’ultimo aspetto trattato è stato quello più propriamente “umanistico”: la mediazione vista anche dal punto di vista sociale e relazionale, con un focus sulla figura del mediatore. La dott.ssa Maria Martello, ad esempio, mediatrice umanista-filosofica, si è occupata de “La mediazione: dalla radice del conflitto alla risoluzione del contenzioso”. Per Martello occorre sia diffondere la cultura della mediazione sia incardinarla sempre di più nel panorama istituzionale, ma ancora più urgente è scandagliare i modelli operativi e valutarne la diversa efficacia. Avere il coraggio di praticare il modello di mediazione filosofico umanistico significa offrire alle parti l’occasione  di concludere, risolvere e trasformare il conflitto, e nello stesso tempo di acquisire competenze relazionali traslabili in altre situazioni. Una formazione per la vita, necessaria a tutti. Anche per il meditore che accetta di lasciarsi modificare dai principi di questo metodo. Principio seguito anche dalla relatrice successiva, l’avvocato Laura Ristori, mediatore professionista OCF, la quale, nel suo intervento “La mediazione nel contesto istituzionale della Giustizia” ha portato avanti la tesi di un’ “analisi del contesto istituzionale e culturale necessaria a una mediazione efficace e utile al sistema giustizia. Cooperazione e coordinamento fra magistratura, pubblica amministrazione e altri operatori del diritto rappresentano, perciò, la soluzione auspicabile“.

A chiudere la serata è stato l’intervento della prof. Paola Lucarelli, docente di Diritto Commerciale all’Università di Firenze, quindi una sorta di padrona di casa. Parlando de “L’Università come catalizzatore di innovazione del sistema Giustizia”, Lucarelli ha sottolineato la continua connessione tra l’Università ed il Tribunale di Firenze. Ha aggiunto poi come il Progetto Nausicaa, di cui l’Ateneo fiorentino si sta facendo promotore da diversi anni, riprenderà con pieno slancio nei primi mesi del 2018, insieme con il progetto di Firenze città metropolitana. La Lucarelli ha chiesto di prestare sempre attenzione ai valori della funzione mediativa, con un dialogo tra giudice ed avvocati (poiché anche il giudice ha una notevole parte nel percorso di mediazione), e poi tra avvocati e mediatori.

Ricordiamo, infine, che la II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale è stata introdotta dai saluti del responsabile scientifico di Concilia Lex S.p.A., avvocato Pietro Elia, che ha ribadito il concetto di lavorare molto sulla formazione, nonostante i passi avanti conseguiti in quest’ultimo anno dall’istituto della mediazione; e dal presidente del Tribunale di Firenze, Marilena Rizzo, che ha annunciato l’avvio di un progetto importantissimo sulla mediazione civile da parte del foro fiorentino in collaborazione con l’ente Firenze città Metropolitana.

 

 

Convegno Concilia Lex a Firenze: un successo senza precedenti!

È stato un successo senza precedenti quello di ieri per la II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, il convegno che Concilia Lex ha organizzato a Firenze nello storico scenario del capoluogo toscano, all’interno dello scenografico Grand Hotel Baglioni. Più di 300 persone si sono infatti registrate per poter partecipare all’annuale incontro che il nostro organismo di mediazione utilizza per fare il punto su questo importante strumento giuridico.

Convegno Concilia Lex: più di 300 persone sono accorse a Firenze

Oltre ai numerosi avvocati e commercialisti (ricordiamo che il convegno ha previsto dei crediti formativi per entrambe le figure professionali), professionisti e mediatori, presenti anche moltissimi studenti e docenti, in rappresentanza del mondo accademico non solo fiorentino ma di tutt’Italia. Il successo del convegno, che ha premiato l’impegno dello staff Concilia Lex, segue quello dello scorso anno, la I^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, che come si ricorderà, si svolse a Napoli presso la Mostra d’Oltremare, sempre in ottobre.

Per oltre quattro ore (dalle 15 alle 19) l’argomento della mediazione è stato al centro dei lavori, con relatori di fama nazionale che hanno portato il loro contributo in termini di interventi e proposte.

Relatori molto apprezzati nei loro interventi

Oltre ai relatori, molti gli invitati illustri in rappresentanza delle istituzioni e delle Forze Armate, tra cui il Capitano del Nucleo di Polizia Tributaria Firenze della Guardia di Finanza, dott. Antonio Casaluce; il Viceconsole del Perù a Firenze per delega del Console, Amalia Vanessa Favre Fajardo; il Vice procuratore onorario della Procura della Repubblica di Firenze, Pasquale Abate; ed il Giudice del Tribunale di Firenze, dott.ssa Daniela Bonacchi. Tutti  erano seduti in prima fila all’interno della spaziosa Sala Michelangelo del Grand Hotel Baglioni.

Dopo i saluti del presidente del Tribunale di Firenze, dott.ssa Marilena Rizzo e del responsabile scientifico della Concilia Lex S.p.A., l’avvocato Pietro Elia, si avvicenderanno i relatori.

Ricordiamo gli argomenti che sono stati trattati dai relatori. Innanzitutto è stato dato spazio alla visione della mediazione da parte delle aziende e delle banche con gli interventi della dott.ssa Luigia Grasso, per l’Ufficio Legislativo di Confindustria, che si è focalizzata su un’analisi del contributo che Confindustria stessa ha apportato all’interno della Commissione Alpa per la riforma degli strumenti di Adr (“La Mediazione secondo Confindustria”); e quella dell’avvocato Francesca Morao, responsabile del contenzioso NPL per Banca IFIS, che ha reso conto su “Mediazione e contenzioso bancario: un focus sul recupero giudiziale dei crediti NPL”.

Ci si è spostati poi verso la visione della mediazione da parte della magistratura, attraverso l’intervento dei Cons. Maurizio Barbarisi, presidente della Corte d’Appello di Firenze, che si è occupato de “Il profilo del mediatore in demandata” e del Cons. Gianluigi Morlini, della Scuola Superiore della Magistratura, che ha approfondito il tema de “Le principali questioni processuali in tema di mediazione”. Il terzo aspetto toccato è stato quello della mediazione e le sue criticità, con le relazioni del Prof. Mauro Bove, docente presso l’Università degli Studi di Perugia con un intervento sulla “Mediazione disposta dal giudice d’appello”; della dott.ssa Maria Martello, formatrice alla mediazione umanistico – filosofica, su “La mediazione: dalla radice del conflitto alla risoluzione del contenzioso”; e dell’avvocato Laura Ristori, mediatore professionista OCF, “La mediazione nel contesto istituzionale della Giustizia”.

Hanno chiuso i lavori gli interventi del dott. Fabrizio Pasquale, giudice del Tribunale di Vasto, e della prof.ssa Paola Lucarelli, docente all’Università degli Studi di Firenze, già relatrice lo scorso anno durante il convegno di Napoli. Il primo ha affrontato l’argomento della “Mancata effettività della mediazione demandata”, mentre la seconda ha mostrato i risultati raggiunti dall’istituto della mediazione in quest’ultimo anno, alla luce dell’esempio portato dal Foro e dall’Ateneo fiorentino. Il titolo del suo intervento è infatti: “L’Università come catalizzatore di innovazione del sistema Giustizia”.

Infine, hanno avuto spazio i quesiti del pubblico, guidati dalla moderatrice del convegno, la Prof.ssa Annalisa Tonarelli, dell’Università degli Studi di Firenze.

Lunedì tutti i dettagli, anche sulla cena di gala seguita al convegno, in uno speciale approfondimento sulla giornata di ieri a Firenze.

Università: tra innovazione e connessioni con il mondo della Giustizia

Università e mediazione. La II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale organizzata da Concilia Lex a Firenze tra tre giorni sarà chiusa dalla Prof. Paola Lucarelli, che è ormai un punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo culturale dell’istituto. Quest’ultima tratterà un tema delicato e fondamentale, qual è “L’università come catalizzatore di innovazione del sistema Giustizia“. Questo argomento rappresenta la svolta culturale che potrà contribuire all’affermazione dei sistemi ADR, in una parola è il futuro di un Sistema Paese migliore.

Università e Adr: prevedere una formazione al conflitto

È giunto il momento che venga espressamente prevista una formazione al conflitto negli Atenei italiani. Non basta conoscere la normativa, le competenze utili nella gestione del conflitto iniziano a formarsi in età molto giovane e si tratta di andare a rafforzare alcuni soft skill che rappresentano competenze trasversali necessarie per eliminare alcune tendenze disfunzionali quali la rabbia e l’insicurezza.

Obiettivo della formazione universitaria: creare professionisti capaci

La formazione universitaria non deve avere direttamente come obiettivo la formazione di mediatori, ma di professionisti consapevoli delle capacità necessarie per saper attraversare il conflitto e magari diventare negoziatori e mediatori. Si tratta dunque di partire da un’inversione di prospettiva differente da quella causidica a tutti i costi ormai superata , ed analizzare le controversie anche con paradigmi metagiuridici che permettono di superare la rigidità e la verticalità del diritto.

Quindi una mission ambiziosa e necessaria che vedrà formarsi le future classi dirigenti secondo un’ impostazione moderna ed elastica. Per tutte le news sulla II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale clicca qui.

A cura del responsabile scientifico della Concilia Lex S.p.A., avvocato Pietro Elia.

 

 

 

Mediazione e Giustizia: l’intervento di Laura Ristori alla II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale

Mediazione e Giustizia. Non poteva mancare, nell’evento fiorentino della II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, una delle colonne portanti del Laboratorio “Unaltromodo” che corrisponde al nome dell’Avv. Laura Ristori. Quest’ultima tratterà il tema della Mediazione nel contesto istituzionale della Giustizia che sicuramente catturerà l’attenzione di tutti i partecipanti per il taglio originale della tematica appena indicata.

L’argomento richiama probabilmente un’apparente contraddizione che in realtà, sotto una cerata angolazione, non esiste. Basta chiedersi quali spazio occupano la Mediazione e la Giustizia. Qual è lo spazio della mediazione? È possibile stabilirne un confine? La mediazione sottrae uno spazio alla Giustizia ordinaria?

Mediazione e Giustizia: per Laura Ristori il concetto di giustizia si è ampliato

Il concetto di giustizia non è mutato, ma si è ampliato: in realtà la mediazione non sottrae nulla al diritto e ad una giustizia ordinaria inadempiente e lenta, ma lo spazio della mediazione è riferito alla sfera dei legami sociali che richiedono delle modalità differenti da quelle della macchina processuale.

La mediazione non può essere presentata semplicemente come un’alternativa alla giustizia ordinaria ma come una modalità di “regolazione sociale” che si affianca al diritto nell’ambito di quei meccanismi relazionali familiari, culturali e sociali che un tempo contribuivano a regolare i conflitti.

Le vocazioni differenti di Mediazione e Giustizia

Quindi Mediazione e Giustizia sono contesti differenti con una vocazione differente rispetto al conflitto, ma distinguer non vuol dire separare, bensì delimitare un ambito di integrazione: infatti l’attitudine della mediazione  a colmare un vuoto nella gestione dei legami sociali non esclude, anzi richiede  l’apporto fondamentale delle garanzie e delle tutele del diritto.

A cura del responsabile scientifico Concilia Lex S.p.A., avvocato Pietro Elia.