Notizie e aggiornamenti dal mondo della Mediazione

Assenza delle parti: si decide caso per caso

Assenza delle parti in mediazione, vincolo di solidarietà e validità del verbale di proseguimento sottoscritto dall’avvocato senza le parti. Sono questi gli argomenti affrontati nella sentenza emessa dal Giudice di Pace di Nocera Inferiore (dott.ssa Katia Gamberini) lo scorso 26 maggio. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

Sentenza del Giudice di Pace di Nocera Inferiore del 26 maggio scorso

L’oggetto della sentenza è un’opposizione a decreto ingiuntivo (per corresponsione di somme creditizie di spettanza solidale) con primo incontro risalente alla fine del 2014. L’incontro Continue reading →

Diritto d’autore: tutela con procedimento europeo

Oggi parliamo di diritto d’autore e della sua tutela. Recentemente il Tribunale di Milano (Sezioni Specializzate) nella sentenza 6676 del 2016 ha messo in evidenza un nuovo argomento sulla tutela dei diritti d’autore. Per tutelare questi ultimi, cioè, si può ricorrere anche al procedimento europeo per le controversie di modesta entità. Tale procedimento, lo ricordiamo, viene disciplinato dal Regolamento Europeo 861 del 2007. Proprio tenendo conto di questo regolamento il nostro Paese aveva fissato gli organi competenti ad occuparsi di tali controversie. Essi sono il Giudice di Pace, i Tribunali ordinari civili oppure le Corti d’Appello. Nella materia riguardante la proprietà intellettuale ed industriale (in particolare l’argomento della tutela di marchi e brevetti) competenti sono invece le sezioni specializzate dei singoli Tribunali Ordinari (decreto legislativo 27.6.2003 n. 168). Continue reading →

Domanda in mediazione: procura per l’avvocato

Se per depositare domanda di mediazione l’istante o la controparte intendono affidarsi al proprio avvocato, occorre sapere che è necessaria una procura in tal senso. Non basta, perciò, conferire un semplice mandato valido anche nella fase dell’assistenza. Un procedere in tal senso, infatti, non fa altro che invalidare tutto il percorso di mediazione. È quanto stabilisce, in maniera molto chiara, una sentenza emessa dal Tribunale di Modena il 10 giugno 2016 (giudice estensore, dott. Alberto Rovatti).

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Sfratti: la mediazione va avviata dall’inquilino

Sfratti: l’inquilino (o conduttore di un contratto di affitto) moroso dovrà immediatamente procedere ad avviare il procedimento di mediazione nel corso di un giudizio di sfratto. L’attivazione dovrà scattare successivamente alle disposizioni del giudice. Lo stabilisce una sentenza emessa dal Tribunale di Rimini lo scorso 24 maggio (giudice dott. Bruno Capodaglio). Nella sentenza si ribadisce anche che, in caso di inerzia da parte dell’inquilino, il giudizio di opposizione diventa improcedibile e l’ordinanza di rilascio, a questo punto, si trasforma in definitiva, con carattere di inoppugnabilità. Continue reading →

Segreto in mediazione: decade se c’è indagine penale

Sul segreto in mediazione non c’è nessun dubbio da parte del ministero della Giustizia. Il contenuto dell’incontro di mediazione e di ciò che si è detto tra le parti, nell’eventualità di un’indagine penale, deve essere messo a disposizione della Procura della Repubblica sotto forma di fascicolo. Verrebbero a cadere, in questo modo, anche gli obblighi di privacy e trattativa riservata, sanciti dal D.Lgs 28/2010 (articoli 9 e 10, comma 1). In particolare il reparto IV della Direzione Generale per la Giustizia civile, dunque, che all’interno del ministero della Giustizia svolge attività di vigilanza e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco degli enti di formazione per la mediazione, è stato molto chiaro:il mediatore non può in nessun caso opporsi alla richiesta da parte di chi compie indagini penali di venire meno all’obbligo di riservatezza. Continue reading →

Giustizia alternativa, ecco il rapporto Isdaci 2016

Sono quasi 300 mila (298.728) le domande di giustizia alternativa che si sono avute nel 2015, +12% rispetto al 2014. È quanto emerge dal nono Rapporto Isdaci, promosso da Unioncamere, Camera di Commercio e Camera Arbitrale di Milano, presentato nei giorni scorsi. Un quadro nazionale della giustizia alternativa nel 2015 ricco di dettagli. Andiamo ad analizzarne qualcuno.

Nel 2015 +9% di ricorso alla Giustizia alternativa Continue reading →

Sanzioni per chi non partecipa alla mediazione

Oggi parliamo di sanzioni! Chi non partecipa ad una mediazione obbligatoria ritenendo i motivi della controparte palesemente infondati, e dunque pensando di avere chiaramente ragione, viene condannato dal Giudice. Il motivo è presto detto: “Una simile decisione costituisce – infatti – con tutta evidenza, una condizione non già oggettiva ma meramente soggettiva. L’applicazione della norma succitata poi prescinde dalla soccombenza in giudizio”.

Il tribunale di Verona ribadisce il giudizio

La pronuncia viene ribadita (dopo altre sentenze degli scorsi anni sul medesimo argomento) recentemente dal Tribunale di Verona, con una sentenza del 13 maggio di quest’anno. Il Giudice, il dott. Massimo Vaccari, sottolinea dunque come la sanzione prevista in questi casi venga applicata secondo l’art. 8, comma 5, d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28, come modificato dall’articolo 2, comma 35-sexies del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, circa la condanna al versamento all’entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio nei confronti della parte costituita. Continue reading →

Condominio: via l’inquilino che non rispetta le regole

L’inquilino in affitto che non rispetta le regole imposte dal condominio in cui abita (che si era impegnato a seguire all’atto della firma del contratto di locazione) può essere sottoposto dal proprietario a pronuncia giudiziale che abbia come motivazione l’inadempimento. A stabilirlo è il Tribunale di Monza con la sentenza 2395 del 2016. La decisione arriva proprio a seguito della richiesta di un locatore di sciogliere in tempi anticipati il contratto di affitto a causa della cattiva condotta del conduttore. Nel caso specifico quest’ultimo si era reso colpevole del ripetuto mancato rispetto del regolamento condominiale.

Non osservare le regole del condominio si configura come inadempimento

Il mancato rispetto del conduttore in oggetto si manifestava con rumori molesti e disturbo della quiete degli altri condòmini. I rumori si verificavano ben oltre le 23.00, tanto da indurre l’amministratore del condominio a denunciarlo alle Forze dell’Ordine. Come rileva la sentenza del Tribunale di Monza: il non osservare le regole condominiali da parte del conduttore è un vero e proprio inadempimento. Questo secondo l’art. 1587 c.c., per il quale lo stabile in affitto va utilizzato “per l’uso determinato nel contratto o per l’uso che può altrimenti presumersi dalle circostanze”.

Legittimo lo scioglimento del contratto

Nel caso in oggetto, poi, l’inquilino non ha negato le azioni di cui veniva accusato ma si è limitato a sminuirle e minimizzarle. Nello specifico, si trattava di musica ad altissimo volume e rumori di canti e balli anche ben oltre l’orario limite previsto dal regolamento condominiale. Proprio per questo motivo i giudici hanno ritenuto legittimo lo scioglimento del contratto di locazione, dal momento che la violazione delle voci insite al suo interno (tra cui quella di non violare il regolamento condominiale) viene considerata grave.

Numero di mediazioni: ottobre mese record!

Ottobre mese record per numero di mediazioni per il nostro organismo! Il network Concilia Lex S.p.A. registra infatti 245 mediazioni(il numero più alto di sempre per i nostri standard) distribuito tra tutte le sedi in Italia. Ciò rappresenta sicuramente una spinta per fare sempre meglio e superarci, ma intanto un grazie va anche all’impegno di coloro che quotidianamente lavorano per promuovere la cultura della mediazione nel nostro Paese.

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Proposta di accordo: il mediatore deve sempre formularla

Proposta di accordo e mediatori. Tra le varie ordinanze sul ruolo effettivo del mediatore all’interno delle procedure di mediazione, oggi parliamo di quella emessa dalla Corte d’Appello di Milano lo scorso 13 settembre all’interno di una controversia di tipo commerciale tra due imprese. Queste ultime erano già state giudicate dal Tribunale di Milano, che aveva stabilito come la convenuta dovesse effettivamente risarcire la parte attrice. Convenuta che, successivamente, era ricorsa all’appello.

Procedimento di mediazione anche in appello

In fase di appello i magistrati estensori (dott. Amedeo Santosuosso, dott.ssa Francesca Fiecconi, dott.ssa Maria Iole Fontanella) decretano le condizioni di procedibilità per avviare una mediazione. A questo proposito vengono riportati stralci dell’ art. 5 del d.lgs. 28/2010 sulla mediazione, coordinato con le modifiche del “Decreto del fare” del 2013: “Il giudice, anche in sede di giudizio di appello, valutata la natura della causa, lo stato dell’istruzione e il comportamento delle parti, può disporre l’esperimento del procedimento di mediazione; in tal caso, l’esperimento del procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale anche in sede di appello”.

Il mediatore è tenuto a formulare una proposta di accordo

Nell’ambito di queste decisioni i giudici della Corte d’Appello meneghina evidenziano poi il ruolo del mediatore durante lo svolgimento della mediazione stessa, anche in contesti di controversie tra aziende (dunque siamo in argomento squisitamente commerciale). Per cui, oltre ad assegnare alle parti il termine di quindici giorni per promuovere il procedimento di mediazione innanzi all’ organismo che ritengono più idoneo e ad assegnare il termine di tre mesi per l’espletamento del procedimento di mediazione i giudici dispongono che “Le parti compaiano personalmente innanzi al mediatore designato, il quale sarà tenuto sin dal primo incontro a formulare una proposta d’intesa”. La Corte dispone, infine, “…che l’esito del procedimento di mediazione venga comunicato in cancelleria a cura dell’ufficio del mediatore e nel rispetto dell’obbligo della riservatezza”.

Per leggere l’ordinanza integrale vai nella sezione Giurisprudenza del sito web di Concilia Lex S.p.A. , oppure clicca qui.