Oggi parliamo di diritto d’autore e della sua tutela. Recentemente il Tribunale di Milano (Sezioni Specializzate) nella sentenza 6676 del 2016 ha messo in evidenza un nuovo argomento sulla tutela dei diritti d’autore. Per tutelare questi ultimi, cioè, si può ricorrere anche al procedimento europeo per le controversie di modesta entità. Tale procedimento, lo ricordiamo, viene disciplinato dal Regolamento Europeo 861 del 2007. Proprio tenendo conto di questo regolamento il nostro Paese aveva fissato gli organi competenti ad occuparsi di tali controversie. Essi sono il Giudice di Pace, i Tribunali ordinari civili oppure le Corti d’Appello. Nella materia riguardante la proprietà intellettuale ed industriale (in particolare l’argomento della tutela di marchi e brevetti) competenti sono invece le sezioni specializzate dei singoli Tribunali Ordinari (decreto legislativo 27.6.2003 n. 168).

Diritto d’autore e ficta confessio

In questa sentenza del Tribunale meneghino vengono stabiliti due aspetti peculiari: il primo è quello legato alla tutela del diritto d’autore (in generale diritti di proprietà intellettuale) all’interno di un procedimento europeo per controversie di modesta entità. Il secondo insiste invece sull’inutilità della cosiddetta “ficta confessio”, che nel caso di specie si era verificata nella parte convenuta, non presentatasi in giudizio.

Il fatto in oggetto sull’utilizzo di fotografie

Il fatto oggetto della sentenza, lo ricordiamo, riguardava l’utilizzo di una fotografia di proprietà di un fotografo tedesco da parte di un’impresa. Foto che era stata pubblicata su siti web e social network e che era stata utilizzata anche a scopi pubblicitari. Il fotografo, proprietario dei diritti d’autore sulla fotografia in questione, aveva accusato l’impresa di non aver chiesto il permesso di utilizzo. La società, di rimando, aveva risposto che sulla foto non c’era alcun richiamo all’art. 90 della Legge sul diritto d’autore.