Giustizia anche senza toga? Un’interpretazione del conflitto in funzione dei soli parametri giuridici ed economici è destinata a lasciare in ombra realtà che sfuggono a spiegazioni razionali: si tratta delle ragioni intime, sempre diverse per ciascuno, mai esplicitate chiaramente, forse perché sovente neppure conosciute, eppure determinanti. Continue reading →
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Quale operatore del diritto di una nuova generazione?
Operatore del diritto. E’ stato detto più volte, continua ad essere detto: è necessario un cambiamento profondo da parte del giurista in senso ampio.
Operatore del diritto oggi: restituire autorevolezza alla figura dell’avvocato
Occorre restituire autorevolezza all’avvocato che resta il garante dei diritti del cliente e meglio può esserlo se diviene il promotore del soddisfacimento globale dei veri interessi della parte che difende. Per lungo tempo si è tentato di fare una richiesta apparentemente paradossale agli avvocati, nati e formatesi per gestire il contenzioso giudiziario, quella di adoperarsi per chiudere una pratica di fronte ad un mediatore, magari demotivato e poco competente, quando -dal loro punto di vista- potrebbero assicurarsi attività professionali protratte a lungo nel tempo.Puntare su specializzazioni sempre più elitarie Continue reading →
Credito d’imposta mediazioni: ecco come usufruirne
Il periodo della primavera inoltrata lo si ricorda anche per la dichiarazione dei redditi. Anche per quella 2017 si potrà usufruire del credito d’imposta per la mediazione civile e commerciale. Per chi non avesse ancora chiare le idee, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una sorta di vademecum in una circolare apposita (7E del 4 aprile scorso). Vediamo in sintesi le principali indicazioni.
Credito d’imposta: equivale a quanto è stato effettivamente corrisposto
Il credito d’imposta che spetta a coloro che si sono serviti di procedimenti di conciliazione in mediazione civile e commerciale equivale a quanto è stato effettivamente corrisposto. Ci sono però dei limiti: in caso di ogni (si badi) mediazione conclusasi positivamente esso ammonta a 500 euro al massimo, mentre in caso di insuccesso il limite massimo di credito di ferma a 250 euro. Due mediazioni concluse bene potranno quindi spostare il limite a 1000 euro e così via. ll credito d’imposta in oggetto può essere utilizzato in compensazione, tramite modello F24, o in diminuzione dell’IRPEF. Se ci si dimentica di dichiarare il credito nella dichiarazione dei redditi, è importante sapere che si decade dal beneficio.
Decreto entro il prossimo 30 maggio
Entro il prossimo 30 maggio, comunque, il ministero della Giustizia dovrà emanare un decreto per coloro che vorranno usufruire al meglio di questo strumento. In esso dovrà essere specificato: quanto viene destinato alla copertura delle minori entrate derivanti dal credito d’imposta relativo alle mediazioni concluse nell’anno precedente; il credito d’imposta spettante in relazione all’importo di ciascuna mediazione in proporzione alle risorse stanziate e nei limiti previsti. Successivamente, entro il 30 giugno, tutti coloro che sono interessati al credito d’imposta dovranno ricevere dal Ministero anche informazioni circa l’importo spettante.
Parametri forensi: finalmente approdano nelle ADR
Presentata dal Cnf la proposta di modifica delle tabelle sui parametri forensi previste dal D.M. n. 55/2014 per la liq
uidazione dei compensi legali. Nella seduta del 10 febbraio scorso, il Cnf ha approvato l’ipotesi di modifica dei parametri forensi, da sottoporre all’esame del Ministero della Giustizia. Continue reading →
Milleproroghe 2017: ecco i rinvii per gli avvocati
Pochi giorni fa (lo scorso 23 febbraio) è stato approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati il ddl n. 2630 di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, meglio conosciuto come Milleproroghe. Il documento si occupa di tantissimi rinvii per diverse categorie, come quelle dei tassisti o del settore dell’editoria. Compaiono però delle misure anche per i professionisti, tra cui gli avvocati. Quali sono dunque le proroghe più importanti in tal senso? Continue reading →
Delibere condominiali: il rebus dei termini d’impugnativa
Il dictum del Tribunale di Milano (n. 13360/2016) oggetto di questo breve commento, tratta uno degli argomenti più dibattuti a livello giurisprudenziale, e non solo, che concerne l’effetto dell’istanza di mediazione rispetto al termine di impugnazione delle delibere condominiali ex art. 1137 c.c.. Continue reading →
Crediti professionali e decreto ingiuntivo: per la Cassazione il parere dell’Ordine non è vincolante
Crediti professionali: il parere del Consiglio dell’Ordine non sarà più vincolante sulla coerenza o meno dei compensi richiesti dagli avvocati ma anzi, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo questi ultimi dovranno provare di aver svolto effettivamente quelle determinate prestazioni. Continue reading →
Atto processuale: dal 2017 cambiano le norme
Avvocati, nuove norme sulla redazione dell’atto processuale: dovrà essere sintetico e chiaro. Dal 2017 quindi per gli avvocati diventerà obbligatorio redigere un atto processuale che sia allo stesso tempo sintetico e chiaroe non solo per farsi apprezzare dal giudice ma soprattutto perché lo impone la legge.