Notizie e aggiornamenti dal mondo della Mediazione

Sedi Concilia Lex, continua l’espansione del network: ora anche in Sardegna!

Sedi Concilia Lex. Concilia Lex va avanti senza fermarsi nella sua espansione. Portare avanti la cultura della mediazione è il nostro principale obiettivo e lo facciamo avendo sempre in mente l’importanza della formazione e della preparazione professionale dei mediatori, in tutte le nostre sedi. Ecco, dunque, che in questi ultimi mesi, la rete di Concilia Lex si sta espandendo anche in regioni in cui inizialmente non era presente. Continue reading →

Stabilizzazione della mediazione: la sfida continua

Stabilizzazione della mediazione. Il 16 giugno 2013, veniva annunciata la reintroduzione della mediazione civile come condizione di procedibilità. Quattro anni dopo, il 15 giugno 2017, viene posto fine al periodo sperimentale e si stabilizza la condizione di procedibilità. Proprio come oggi quattro anni fa, quasi inaspettatamente, tramite lo storico “Decreto del Fare” veniva annunciata dal Governo in carica, la Mediazione 2.0 con alcune modifiche significative tra le quali l’amato-odiato primo incontro e la durata di quattro anni per valutare se proseguire o meno con l’istituto principe dei sistemi ADR.

Stabilizzazione della mediazione a partire dal 2018

Giovedì scorso, 15 giugno, praticamente in tempo reale, è giunta la notizia della stabilizzazione della mediazione civile e commerciale seguito da un obbligo di rendicontazione, a partire dal 2018, da parte del Ministero di Giustizia. Questo provvedimento rappresenta sicuramente il riconoscimento di un lavoro portato avanti dagli operatori del settore, quelli che veramente ci credono e ci hanno creduto, al netto di quella moltitudine che si sono professati grandi appassionati per poi scomparire come neve al sole al primo impedimento e difficoltà.

Plauso alla magistratura

Un plauso particolare, va comunque fatto a quella Magistratura che si sta dimostrando sensibile e responsabile e che nell’ultimo triennio ha dato una spinta significativa alla corretta diffusione dell’istituto della mediazione, facendo acquisire quella consapevolezza che il tentativo di mediazione è un’opportunità e non un obbligo formale a cui adempiere per poi andare ad occupare (non poche volte inopportunamente) lo spazio della giurisdizione.

Priorità alla formazione di qualità

Di ostacoli ce ne sono stati tanti e ce ne saranno ancora, ma la passione, la professionalità e l’umiltà di crescere ci porteranno a raggiungere un obiettivo di altissimo profilo, qual è una nuova idea di Giustizia del terzo millennio. Ovviamente in questo contesto una delle priorità è la spinta culturale per poter offrire finalmente una formazione di alto profilo sia a livello accademico che nei confronti dei professionisti che avranno voglia di crescere e migliorarsi. E, lasciatemelo dire (anzi scrivere): in questa direzione Concilia Lex ha risposto “Presente”! Ma c’è spazio per tutti…

A cura del responsabile scientifico Concilia Lex S.p.A. avv. Pietro Elia

II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale: ad ottobre a Firenze

II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale. Dopo il successo della I^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, svoltasi a Napoli l’anno scorso il 14 ottobre del 2016 negli spazi della Mostra d’Oltremare, Concilia Lex  rilancia la seconda edizione di un appuntamento nazionale molto atteso, non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da tutti coloro che sono interessati all’evoluzione dell’istituto della mediazione civile e commerciale.

La II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale a Firenze il 13 ottobre

La II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale si svolgerà invece a Firenze il prossimo autunno, venerdì 13 ottobre, nell’incantevole scenario della Sala Giotto dell’Hotel Baglioni, in una posizione centrale del capoluogo toscano.

Si farà il punto della situazione sull’andamento dell’istituto della mediazione

Anche quest’anno si cercherà di fare il punto della situazione sulla procedura della mediazione e sull’importanza del suo impiego all’interno del procedimento stragiudiziale in diversi campi, come quello civile, commerciale, bancario, in impresa, etc. L’iniziativa, che anche per la seconda edizione si svolgerà sotto forma di convegno, avrà diffusione nazionale, sarà gratuita e coinvolgerà anche i media, sia di carta stampata, che di tv e web. Il parterre dei relatori vedrà, ancora una volta, la partecipazione di protagonisti, rilevanti a livello nazionale ed internazionale, del mondo forense e di attori del settore della mediazione.

Nei prossimi mesi forniremo tutte le informazioni attraverso il nostro sito web

Nei prossimi mesi forniremo tutte le informazioni che servono e che interessano su questo evento, fiore all’occhiello dell’offerta di Concilia Lex S.p.A. Intanto si potrà consultare il nostro sito web: www.concilialex.it.

Cultura della mediazione: come renderla di alto profilo

Cultura della mediazione. L’attenzione del Ministero verso la mediazione ed i sistemi alternativi alla giurisdizione ordinaria, è da accogliere con favore, ma non basta per l’affermazione definitiva. Sono tante le componenti che possono contribuire in tal senso, a partire da chi opera nel settore senza attendere la manna dal cielo, tuttavia è innegabile che per il futuro siano necessari dei robusti interventi sia dal punto di vista culturale, dando finalmente una dignità autonoma all’ADR che dal punto di vista legislativo.

Cultura della mediazione e modelli operativi

Abbiamo bisogno di modelli operativi forti e di nuova generazione, di best practice efficaci, altrimenti si coinvolge la magistratura in un istituto minore, si attrae la società in un miraggio che tale non deve rimanere.

Ecco delle riflessioni con possibili interventi

Ci attendiamo quindi interventi atti far chiarezza su alcune questioni ancora aperte:
1) Come rimuovere la cappa di ignoranza che ha soffocato le potenzialità di uno strumento veramente innovativo?
2) Quali interventi organici e capillari possono ipotizzarsi per il radicamento della cultura della mediazione nel cittadino –ma altresì nell’avvocato e nel giudice- affinché essa non venga considerata un balzello in più prima di poter approdare al giudizio, ma trovi terreno fertile in quanto via alternativa ricca di vantaggi?
3) E’ opportuno che il Ministero individui ed imponga linee di indirizzo ed adeguati canoni qualitativi in funzione degli obiettivi che alla mediazione sono attribuiti?
4) Quali sono i requisiti professionali dei quali devono disporre sia i soggetti che, con l’accredito
5) Quale modello e quale metodo operativo si scelgono? Come si forma il professionista, per quanto tempo?
6) Come possono essere individuati i profili necessari alla definizione degli standard di qualità del servizio di mediazione affidato agli organismi accreditati?
7) Come può controllarsi la qualità della formazione dei mediatori?
Gli enti di formazione dei mediatori sono accreditati dal Ministero della giustizia senza alcuna attenzione nei confronti della qualità, secondo regole che privilegiano i soli aspetti formali a scapito di quelli sostanziali. L’intero sistema della formazione evidenzia inammissibili carenze, testimonianza della ben scarsa considerazione riservata dal legislatore alla delicatezza del ruolo del mediatore: non sembra inutile auspicare un immediato cambio di marcia da Via Arenula.

Mediazione civile: solo 23 italiani su cento sanno di cosa si tratta

Mediazione civile. Ben 77 italiani su 100 non sanno cosa sia la legge 28 del 2010, quella sul diritto di accesso alla giustizia extragiudiziale e al credito d’imposta per chi prosegue per un accordo e/o mancato accordo. Praticamente, quindi, solo 23 persone su cento conoscono le possibilità messe a disposizione dalla mediazione civile e commerciale, contro un 77% di cittadini che non la conosce. Continue reading →

Adr e aziende, prof. Metallo: insistere sulla differenza tra conflitto e competizione

Adr e aziende. Durante il convegno di venerdì scorso svoltosi a Cava dei Tirreni (Sa) presso l’Holiday Inn organizzato da Concilia Lex ed avente come oggetto “Le Adr per le imprese” sono stati molti gli spunti venuti fuori intorno alla figura del mediatore aziendale e alla pratica della mediazione aziendale. Interessante, a questo proposito, è stato l’intervento del Prof. Gerardino Metallo, docente di Economia e gestione delle imprese

Adr e aziende: individuare il vantaggio competitivo

Per Metallo la prima cosa da considerare, all’interno di un’impresa, è il vantaggio competitivo. Gli elementi sui quali far leva per ottenere un vantaggio competitivo, oggi, per le imprese sono essenzialmente tre. Primo: innovazione. Nessuna impresa, oggi, può sperare di andare avanti sul mercato proponendo prodotti o servizi che non siano innovativi. Secondo elemento: internazionalizzazione. Ciò non significa necessariamente che l’azienda debba “uscire” dal proprio territorio per posizionarsi all’estero, ma significa mettersi in condizione di farsi conoscere in un contesto internazionale. Terzo elemento: essere sul mercato online, anche attraverso Internet, oggi attore fondamentale per l’economia.

Integrazione tra imprese e istituzioni

Altro aspetto da non trascurare è l’integrazione tra imprese ed istituzioni, che soprattutto al Sud, fatto di micro e piccole imprese, diventa cruciale per il successo e la buona riuscita dei risultati. E per quanto riguarda gli investimenti? Fare investimenti in tal senso significa anche tenere in conto il fattore tempo, e la partecipazione di tutti gli stakeholders coinvolti.

Distringuere tra conflitto e competizione

Ma come si fa rientrare in uno scenario del genere il ruolo del mediatore? Il tutto ha origine dalla gestione del conflitto, settore che nel mondo delle imprese è di cruciale importanza. Al concetto un po’ datato di collaborazione, che già dagli anni ’60 è stato il protagonista di molte forme imprenditoriali, come cooperative e consorzi, soprattutto al Centro Nord (Emila Romagna in primis) si deve invece affiancare il concetto di competizione, ma inteso in senso positivo. Il concetto di competizione si contrappone, infatti, a quello di conflitto, dal momento che quest’ultimo non ha niente di costruttivo, mentre la competizione sana accresce tutti gli attori del processo.

Ecco che la gestione del conflitto da parte del mediatore diventa centrale. La gestione del conflitto di un’impresa (questo un bravo mediatore deve saperlo) può essere esterna (verso enti pubblici e privati, altre imprese etc.) ma anche interna (tra dipendenti, collaboratori, soci, o addirittura familiari). Questo ultimo punto rappresenta un aspetto che non è indifferente, soprattutto nelle piccole e piccolissime imprese. Il mediatore, a questo punto, dovrà essere bravo a prospettare all’imprenditore il quadro dei costi e dei benefici che si potranno ottenere dall’intraprendere o meno la via del conflitto. Solo in questo modo la mediazione aziendale potrà rappresentare il volano delle imprese, anche al Sud.

Processo civile nell’era della mediazione: il punto di vista di un magistrato (parte I)

Processo civile nell’era della mediazione. Durante il convegno concluso una decina di giorni fa (lo scorso 21 aprile) nella incantevole Siracusa, la relazione del Dott. Alessandro Rizzo, ha lasciato il segno sia per l’elevata competenza del Magistrato togato che per la visione di Giustizia decisamente interessante e responsabile. Nella prima parte analizza i dati statistici nazionali raccolti dalla Direzione Generale di statistica del Ministero, premettendo che la statistica, pur non essendo una scienza esatta richiede un interpretazione dei numeri da essa prodotta dove si celano informazione ben più complesse, ergo 2+2 non fa quattro.

Processo civile: maglia nera nella durata

In primis salta evidente il dato del 2016: il rilevante numero di mediazioni concluse positivamente pari al 43,6 % dei casi che è la percentuale (corretta) relativa ai casi in cui le parti hanno oltrepassato le “forche caudine” del primo incontro. In base ai dati raccolti dalla Commissione Europea, conserviamo la leadership all’incontrario di maglia nera della durata dei processi civili ed il numero di cause civili pendenti ogni 100.000 abitanti. In questa classifica l’Italia registra attualmente una durata media di 527 giorni: migliore rispetto al 2014, ma peggiore rispetto al 2010 quando i giorni erano 493 .

Virtuoso l’indice di smaltimento dell’arretrato

Quest’ultimo dato sembrerebbe mettere in dubbio l’efficacia della mediazione in questi sette anni, ma la risposta ci viene data dalla capacità di smaltimento del sistema giudiziario: l’Italia conserva il primato negativo di oltre 4 cause pendenti in primo grado oltre 100.000 abitanti, ma con un indice di smaltimento dell’arretrato più che virtuoso che va dal 2010 al 2015 , che evidenzia l’abbattimento del 30% dei processi pendenti. Alla luce di tali numeri si spiega la flessione indicata in precedenza sulla durata media dei processi che è dovuta, in gran parte, al lodevole impegno della magistratura italiana teso a smaltire l’arretrato giudiziario che induce la stessa a dover procrastinare i procedimenti “più giovani”. E’ ovvio che non può non condividersi la priorità data allo smaltimento dell’arretrato, in quanto esso rappresenta il volano principale per potenziare l’effetto deflattivo della mediazione.

La “ricetta” del giudice Rizzo

La ricetta suggerita dal Dott. Rizzo per alleviare il fenomeno appena descritto, è che non si può risolvere con una mentalità convenzionale che ha creato il problema bensì con un approccio non formalista e non conservatore del giudice rispetto alla gestione del processo e la mediazione delegata rappresenta uno strumento utile.

A cura del responsabile scientifico Concilia Lex S.p.A. avv. Pietro Elia

Mediazione aziendale e futuri scenari: ne parliamo a Cava de’ Tirreni il 12 maggio

Mediazione aziendale e i suoi futuri scenari. La conoscenza riguardo ad argomenti di settore (come la mediazione e le sue applicazioni o il suo confronto con l’iter giudiziario comune) si raggiunge non solo attraverso incontri e convegni specifici, giornate formative ed eventi utili all’approfondimento, ma anche attraverso l’incontro diretto con personalità di spicco che possono tracciare una via esperienziale per chi si accinge ad intraprendere un determinato percorso. Concilia Lex S.p.A. punta da sempre su questi concetti ed è per tale motivo che il prossimo evento che sta organizzando rappresenterà un passo importante nella comprensione del mondo della mediazione in tutte le sue sfaccettature. Continue reading →

Sicilia, terra di mediazione (parte seconda)

Sicilia, terra di mediazione. Continuiamo a parlare del convegno che domani Concilia Lex ha organizzato a Siracusa. Segue dall’articolo di ieri…

Sicilia, terra di mediazione: come continueranno gli interventi

Dopo la relazione della Prof.ssa Ciavola, interverrà l’avv. Pietro Elia (chi scrive l’articolo) per tentare semplicemente di trasmettere un messaggio chiaro e forte : nel terzo millennio è cambiata la Giustizia e quindi la domanda di Giustizia che è oggettivamente ben differente e distante da quella ormai superata ed ancorata al monopolio della giurisdizione ordinaria, per contenuti e tempistica. Quindi non si tratta di assumere un atteggiamento fideistico nei confronti della Mediazione, bensì di prendere atto che ogni controversia ha una soluzione appropriata.

Dopodiché si passerà all’altro “piatto forte” del convegno rappresentato, dall’altrettante autorevole presenza dei magistrati del Tribunale aretuseo Rizzo e Muratore, che ci racconteranno la loro esperienza, per molti versi pioneristica, dell’applicazione dell’istituto della Mediazione all’interno del processo. Il tutto rappresenta una vera e propria sfida al netto di un contesto avversariale e di una cultura legale impregnata di

Come va intesa la mediazione nel senso di istituto

La lungimiranza ed il senso di responsabilità o meglio di un nuovo ed innovativo senso di responsabilità dei due summenzionati Giudici togati, ha lanciato il segno di una svolta fondamentale del Sistema Giustizia attraverso la “lente” di uno dei principali sistemi ADR qual è la Mediazione. L’istituto della mediazione, va inteso e percepito, quale strumento con una diversa e differente vocazione al conflitto, teso a superare la logica della dicotomia torto-ragione appartenente alla macchina retrospettiva della Giustizia processuale.

Mediazione come recupero della relazione

La mediazione quindi come consapevolezza e recupero della relazione secondo una prospettiva temporale rivolta al futuro che, a sua volta, se adeguatamente azionata porterà sia benefici sotto l’aspetto sociale ed economico che quello dello smaltimento dell’atavico arretrato giudiziario e quindi del tanto agognato effetto deflattivo. Questa visione, ai nostri occhi rivoluzionaria, deve portare fisiologicamente ad un cambiamento radicale a cominciare dagli avvocati e dai magistrati.