Mediazione civile
ben 77 italiani su 100 non sanno cosa sia la legge 28 del 2010, quella sul diritto di accesso alla giustizia extragiudiziale e al credito d’imposta per il proseguimento della procedura. Praticamente, quindi, solo 23 persone su cento conoscono le possibilità messe a disposizione dalla mediazione civile e commerciale.
Una cultura da divulgare
È quello che viene fuori da un’indagine messa in atto dall’Associazione Nazionale Per l’Arbitrato e la Conciliazione per capire quanto la mediazione civile e commerciale sia conosciuta nel nostro Paese. L’indagine ha interessato privati cittadini, aziende ed enti istituzionali. Ne viene fuori un quadro di speranza, sì, ma di una cultura ancora da divulgare, soprattutto dal punto di vista delle istituzioni.
La formazione dei mediatori
Concilia Lex da tempo sa che uno dei metodi per far conoscere la cultura della mediazione è quello della formazione dei mediatori. Un mediatore ben formato e professionalizzato potrà infatti far conoscere a molte persone l’importanza e la possibilità di ricorrere all’istituto della mediazione civile e commerciale. La sua figura diventa dunque una sorta di link, di anello tra l’organismo di mediazione e gli utenti per mettere al corrente delle possibilità che si hanno, compresa quella del credito d’imposta.
Avvocati mediatori di diritto
Un ruolo fondamentale oggi è ricoperto dagli avvocati mediatori di diritto: partendo dal presupposto che essi già sono specialisti del diritto, la mediazione civile rappresenta per loro l’opportunità di ampliare le competenze e le occasioni di impiegare la propria professionalità per ritagliarsi nuovi spazi di crescita e guadagno. Nessuno più dell’avvocato è indicato nell’ assumere il ruolo di traghettatore della cultura della mediazione civile verso il cittadino, le aziende e gli enti pubblici.