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Le interviste di Concilia Lex. Il responsabile scientifico di Concilia Lex, avvocato Pietro Elia: è necessario avere obiettivi sempre più ambiziosi

Interviste Concilia Lex. Terminati i focus sui relatori della II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale oggi cerchiamo di fare un punto della situazione, una sorta di “consuntivo” pre-convegno, ad 11 giorni esatti dall’evento. E lo facciamo scambiando qualche battuta con il responsabile scientifico della Concilia Lex S.p.A., l’avvocato Pietro Elia.

D.: Questo è il secondo appuntamento con la Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale di Concilia Lex. Cosa è cambiato in quest’anno, dall’evento di Napoli dello scorso anno ad oggi?

L’anno scorso eravamo appesi alla “spada di Damocle” della fine del periodo sperimentale di durata della mediazione civile e commerciale come condizione di procedibilità, anche se noi, unitamente alla maggioranza degli addetti ai lavori, abbiamo espresso sempre un moderato ma convinto ottimismo supportato dalla positività dei dati statistici ministeriali a livello nazionale. Infatti la nostra previsione è stata confermata dal legislatore che ha deciso di stabilizzare la condizione di procedibilità.

D.: Cosa significa essere responsabile scientifico di un Organismo di mediazione come Concilia Lex?

Vista la mission e gli obiettivi di Concilia Lex su scala nazionale, ricoprire il ruolo di responsabile scientifico vuol dire avere la consapevolezza e la responsabilità di dover contribuire in maniera significativa alle aspettative dell’ente che ormai gode di un’importante visibilità anche sotto il profilo culturale. È facile raggiungere determinate vette, il difficile è rimanerci. Guai ad appoggiarsi sugli allori: bisogna prefissarsi degli obiettivi sempre più ambiziosi.

D.: Quali risposte si attendono da questa giornata e quali saranno i prossimi sviluppi per la mediazione, secondo lei?

Il messaggio che dovrà passare, è quello di un aspetto variegato della Giustizia che spazia da quella contenziosa a quella consensuale di cui la mediazione è l’istituto principale. In questo momento storico c’è il bisogno di un apporto di tutti gli operatori del settore giuridici e non. I prossimi sviluppi dell’istituto dovranno basarsi su una best practice sempre più performante grazie allo studio, al continuo approfondimento e ad una formazione esperienziale e professionale. Secondo me è questa la ricetta per implementare la professionalità del mediatore ed è una strada che Concilia Lex ha già intrapreso da tempo.

A cura dell’addetto stampa Concilia Lex S.p.A., dott.ssa Jenny Giordano.