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Assistenza legale in mediazione: per il Cnf è necessaria

Assistenza legale in mediazione. Con una nota del 4 luglio 2017, il CNF ha replicato al dictum della recente sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 giugno 2017 (C-75/16), affermando che il principio della obbligatorietà dell’assistenza legale in mediazione, sotto l’egida del D. Lgs. 28/2010, rimane intonso a differenza delle procedure ADR regolamentate dal Codice dei Consumatori modificate in base alla Direttiva nr 11 del 2013 dove, ma non è una novità, non è prevista la necessaria assistenza legale, il che ovviamente non la esclude.

Assistenza legale in mediazione: tema dibattuto e delicato

 

Forse è stato fatto troppo rumore per nulla, sarebbe bastato leggere la direttiva e la normativa di riferimento che ribadisce tale assunto che il Giudice europeo ha semplicemente ribadito senza fare alcun sforzo ermeneutico. Il tema è molto dibattuto e delicato e richiama un altro problema di non poco conto, che riguarda la competenza dell’avvocato italiano nel contesto negoziale.

Fondamentale una scrupolosa formazione professionale

E’ molto importante a questo proposito sottolineare che per acquisire una buona competenza negoziale, bisogna avere l’umiltà di formarsi, specialmente sotto l’aspetto delle competenze trasversali, competenze che ancora in parte mancano all’avvocato italiano, pur potendo contare su un contraltare di una cultura giuridica invidiata in tutto il mondo. Questo punto appare molto delicato e se non si prenderà atto del fatto che bisogna implementare la competenza professionale nel contesto stragiudiziale, l’affermazione delle ADR sarà più complessa, anche se, ad onor del vero, va detto che da sette anni a questa parte molte cose sono cambiate a cominciare dai vertici dell’Avvocatura italiana.

Si tratta quindi di comprendere che si è davanti ad un bivio, dove una strada porta all’immobilismo e l’altra al cambiamento proiettato verso una nuova centratura della Giustizia, disancorata ad un’idea sorpassata di fare giustizia.

A cura del responsabile scientifico Concilia Lex S.p.A., avv. Pietro Elia