Notizie e aggiornamenti dal mondo della Mediazione

Atp o mediazione? Il dilemma del danneggiato per responsabilità medica (Parte I)

Atp o mediazione? Nella recentissima legge sulla responsabilità sanitaria (Legge Gelli nr 24 dell’8 marzo 2017), l’art. 8 prevede una condizione di procedibilità alternativa tra accertamento tecnico preventivo e procedimento di mediazione di cui al D.lgs. 28/2010.

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II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale, ritornano i nostri focus

Anche quest’anno in occasione del consueto convegno di ottobre, la II^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale organizzata da Concilia Lex, ci occuperemo periodicamente (circa una volta alla settimana) di un argomento che riguarda questo evento: dal focus sui relatori agli argomenti trattati, fino a conoscere meglio le società di co-branding che ci accompagneranno in tutto questo periodo.

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Condizione di procedibilità: la Corte d’Appello di Palermo rimette le cose a posto

L’impugnativa della delibera assembleare ex art. 1137 c.c. di 30 giorni ed il suo rapporto con la condizione di procedibilità procura non poche preoccupazioni agli aventi interesse a contestare l’atto in questione. Tuttavia il recente trend giurisprudenziale sembra che abbia fatto chiarezza sul punto, ma nonostante tutto ci si trova davanti a decisioni che vanno contro la natura non processuale di tale termine e quindi le conseguenze che comporta negativamente un’errata interpretazione della norma.

E’questo il caso del Tribunale di Palermo, che ha ritenuto che nei 30 giorni fossero compressi sia il tentativo di mediazione che l’impugnazione della delibera e che pertanto il detto termine non riprendesse ex novo ma dal punto di progressione già raggiunto con la conseguenza declaratoria di inammissibilità del ricorso ex art. 1137 c.c.

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Statistiche I trimestre 2017: aumenta il ricorso alla mediazione

Statistiche. Pochi giorni fa il Ministero della Giustizia ha pubblicato i dati statistici sulla mediazione civile e commerciale aggiornati al 31 marzo 2017. Le prime proiezioni riguardano il numero di procedimenti iscritti che si attestano attorno ai 270.000 e che registrano una leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma balza agli occhi l’aumento significativo rispetto alla mediazione 1.0, la quale ha subìto anche la notevole avversità all’istituto dei primi anni in cui è entrato in vigore il decreto numero 28.

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Global Pound Conference: le sfide al 21esimo secolo

Global Pound Conference. Venerdì 9 giugno si è svolta a Firenze la Global Pound Conference, evento al quale hanno partecipato alcuni tra i massimi esperti delle ADR, sia a livello mondiale che nazionale e dal titolo molto suggestivo e stimolante: “Modellando il futuro ADR come si può migliorare l’accesso alla Giustizia”.  La GPC, nasce perché il mondo imprenditoriale del 21° secolo e le organizzazioni ad esse connesse hanno bisogno di strumenti di prevenzione dei conflitti e di risoluzione delle controversie che sono più adatti allo scopo della nostra economia moderna.

Global Pound Conference e l’obiettivo di facilitare lo sviluppo delle Adr

In realtà il principale obiettivo di questa serie di incontri, tenuti in tutto il mondo, è quello di facilitare lo sviluppo di strumenti di risoluzione delle controversie del 21° secolo a livello nazionale ed internazionale, attraverso una serie di dialoghi e scambi interculturali  in tutto il mondo e quindi stimolare il dibattito sugli strumenti e le tecniche esistenti, per stimolare nuove idee.

Quattro tavoli di lavoro su quattro diversi argomenti

I tavoli di lavoro vertevano su quattro specifici argomenti. Nel primo si è posto il discorso sul rapporto tra i sistemi ADR e l’accesso alla giustizia e quindi su cosa si aspetta l’utente/cittadino da questi servizi. Sul punto si è convenuto di quanto sia importante che vi sia un canale comunicativo tra i due settori pur così differenti, ma solo in tale direzione ci sarà una comprovata efficienza e qualità dei servizi perché sono due mondi intimamente connessi come dimostra la statistica nei paesi dove si registra un sistema giudiziario efficiente.

Il problema dell’accesso alla Giustizia

Il secondo argomento ha riguardato il mercato delle ADR con particolare attenzione a quello italiano, che al momento presenta grosse potenzialità ma inespresse, perché quasi totalmente sconosciute all’avvocatura per i noti problemi culturali e di paura del nuovo. Per il terzo argomento si è discusso su come migliorare le ADR e quali sono gli ostacoli ed anche le criticità che si frappongono a questo auspicabile sviluppo. Il quarto argomento si è occupato del delicato e fondamentale problema di come promuovere un accesso alla Giustizia all’altezza del terzo millennio , non solo a livello normativo, ma anche sotto il profilo culturale attraverso il racconto delle esperienze maturate e quelle future.

Ma quali saranno le implicazioni di tali discussioni?

A cura del responsabile scientifico della Concilia Lex S.p.A., avv. Pietro Elia.

 

Primo incontro in mediazione: perché è importante

Primo incontro in mediazione. E’ sicuramente il tratto più discusso dell’attuale modello di mediazione italiano, che dopo quasi quattro anni dalla sua introduzione, non è stato da molti, né metabolizzato, nétantomeno accettato suggerendone addirittura la sua soppressione. In realtà ricordo che questo istituto è stato appositamente ideato per evitare pericoli di incostituzionalità , ma evidentemente ai più sfugge tale considerazione tutt’altro che secondaria. Continue reading →

Cultura della mediazione: come renderla di alto profilo

Cultura della mediazione. L’attenzione del Ministero verso la mediazione ed i sistemi alternativi alla giurisdizione ordinaria, è da accogliere con favore, ma non basta per l’affermazione definitiva. Sono tante le componenti che possono contribuire in tal senso, a partire da chi opera nel settore senza attendere la manna dal cielo, tuttavia è innegabile che per il futuro siano necessari dei robusti interventi sia dal punto di vista culturale, dando finalmente una dignità autonoma all’ADR che dal punto di vista legislativo.

Cultura della mediazione e modelli operativi

Abbiamo bisogno di modelli operativi forti e di nuova generazione, di best practice efficaci, altrimenti si coinvolge la magistratura in un istituto minore, si attrae la società in un miraggio che tale non deve rimanere.

Ecco delle riflessioni con possibili interventi

Ci attendiamo quindi interventi atti far chiarezza su alcune questioni ancora aperte:
1) Come rimuovere la cappa di ignoranza che ha soffocato le potenzialità di uno strumento veramente innovativo?
2) Quali interventi organici e capillari possono ipotizzarsi per il radicamento della cultura della mediazione nel cittadino –ma altresì nell’avvocato e nel giudice- affinché essa non venga considerata un balzello in più prima di poter approdare al giudizio, ma trovi terreno fertile in quanto via alternativa ricca di vantaggi?
3) E’ opportuno che il Ministero individui ed imponga linee di indirizzo ed adeguati canoni qualitativi in funzione degli obiettivi che alla mediazione sono attribuiti?
4) Quali sono i requisiti professionali dei quali devono disporre sia i soggetti che, con l’accredito
5) Quale modello e quale metodo operativo si scelgono? Come si forma il professionista, per quanto tempo?
6) Come possono essere individuati i profili necessari alla definizione degli standard di qualità del servizio di mediazione affidato agli organismi accreditati?
7) Come può controllarsi la qualità della formazione dei mediatori?
Gli enti di formazione dei mediatori sono accreditati dal Ministero della giustizia senza alcuna attenzione nei confronti della qualità, secondo regole che privilegiano i soli aspetti formali a scapito di quelli sostanziali. L’intero sistema della formazione evidenzia inammissibili carenze, testimonianza della ben scarsa considerazione riservata dal legislatore alla delicatezza del ruolo del mediatore: non sembra inutile auspicare un immediato cambio di marcia da Via Arenula.

Obbligatorietà senza limiti temporali per la mediazione

Obbligatorietà della mediazione. La commissione Bilancio della Camera ci ripensa e, dopo diversi tentennamenti e bocciature degli emendamenti proposti nei mesi di marzo e di maggio al Decreto Legge 50/2017 (Concorrenza, Manovra correttiva), ieri ha approvato l’emendamento a fine seduta. Questo significa che la mediazione diventa obbligatoria: obbligo preventivo in materia di condominio, diritti reali e successori (le materie di cui all’art. 5, comma 1 bis del D.Lgs. 28/10).

Obbligatorietà della mediazione a regime effettivo

Niente più proroghe, dunque ma si va a regime effettivo. In più, a partire dal 2018 il Guardasigilli avrà l’obbligo di riferire in Parlamento, periodicamente, su tutti i risultati conseguiti dall’istituto della mediazione e sull’andamento deflattivo sull’iter giudiziale classico.

La sperimentazione in atto fino al 20 settembre di quest’anno

Ricordiamo che (ne abbiamo parlato nella news di ieri) l’istituto della mediazione era in regime di sperimentazione, che si concluderà ufficialmente il 20 settembre di quest’anno. Dagli stessi dati del ministero di Via Arenula si apprende che, proprio grazie a quest’istituto nel 2016 si è registrata una diminuzione del 12,5% delle cause civili, l’equivalente in numero di circa 200 mila.

Una buonissima notizia per Concilia Lex

Si tratta, insomma, di una buonissima notizia, anche per l’impegno profuso in questi anni di sperimentazione da Concilia Lex. Dopo questa fase, perciò, si confida nell’allargamento dell’obbligatorietà anche ad altre materie (come ad esempio la contrattualistica ed altro) per far sì che la cultura della mediazione si espanda sempre di più.

Usucapione e mediazione

Questione controversa è quella della sottoposizione delle controversie di usucapione alla mediazione obbligatoria. Apparentemente la risposta non può che essere positiva, in quanto le controversie in materia di usucapione rientrano pacificamente in quelle in materia di “diritti reali” (vedi art. 5 comma 1bis d.lgs. 28/2010). L’art. 84 bis del c.d. decreto del fare ha poi inserito nel codice civile una disposizione specifica (al n. 12-bis dell’articolo 2643, comma 1, del Codice civile), che permette la trascrivibilità dell’accordo che attesta l’usucapione con la sottoscrizione autenticata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato. Continue reading →

Mediazione civile: solo 23 italiani su cento sanno di cosa si tratta

Mediazione civile. Ben 77 italiani su 100 non sanno cosa sia la legge 28 del 2010, quella sul diritto di accesso alla giustizia extragiudiziale e al credito d’imposta per chi prosegue per un accordo e/o mancato accordo. Praticamente, quindi, solo 23 persone su cento conoscono le possibilità messe a disposizione dalla mediazione civile e commerciale, contro un 77% di cittadini che non la conosce. Continue reading →